Le sue tappe ricreano in parte il percorso in canoa attraverso Czarna Hańcza, il canale Augustowski fino ad Augustów-Studzieniczna, effettuato da Karol Wojtyła l’estate del 1954.
Il giovane sacerdote, chiamato "zio" dai suoi compagni, salì a bordo di una canoa a Suwałki il 19 luglio 1954 e terminò il suo viaggio in canoa in agosto, il 31 luglio 1954. Era accompagnato da un gruppo di nove giovani scienziati della comunità accademica di Cracovia. Il percorso originale del viaggio in canoa "dello zio" era il seguente:
Suwałki - Dąbrówka - Lago Czarnohuciańskie - Kamionka - Lago Pierty - Lago Wigry - Lago Białe - Lago Wigry - Lago Muliczne - Lago Wigry - Czarna Hańcza (Buda Ruska) - Łozki - Canale Czarna Hańcza - Rygol – Canale di Augustów - Canale di Augustów Serwy - Canale di Augustów - Studzieniczna - Lago Białe - Lago Necko - Porto di Augustów.
Il Sentiero Papale “I Misteri dell’Affidamento”, che è lungo oltre 140 chilometri, parte dal Monastero Post-Camaldolese sul Lago Wigry. Ecco le tappe del percorso tracciato:I
I Tappa Wigry - Czarna Hańcza - Wysoki Most. Questa parte del percorso si trova all’interno del Parco Nazionale di Wigry ed è sotto protezione. Si possono effettuare le spedizioni in canoa oppure in barca e in barca a vela senza motore.
Il percorso inizia sul lago Wigry (21,87 km2) nel villaggio di Wigry vicino al Monastero Post-Camaldolese - vale la pena di vedere gli ex eremi e la chiesa barocca ispirata alla chiesa dei Padri Cappuccini in via Miodowa di Varsavia.
In questo luogo ha pernottato Giovanni Paolo II durante il suo settimo pellegrinaggio in patria nel 1999.
Dal lago Wigry, il percorso va lungo il lento ruscello di Czarna Hańcza, attraversa i prati paludosi e stagni e conduce al Wysoki Most. Qui si trova Stanica Wodna PTTK dove si puὸ pernottare in una casetta da campeggio oppure in tenda nella foresta, ci si puὸ lavare sotto la doccia e mangiare al buffet. La struttura è aperta dal 1 giugno fino alla fine di settembre.
II Tappa Frącki - Jałowy Róg. Questa sezione di Czarna Hańcza, tortuosa e piena di meandri e rami di alberi caduti, richiede notevoli abilità da parte dei canoisti, ma lo sforzo è compensato da paesaggi forestali con vecchie querce tentacolari e abeti svettanti. Al traguardo di Jałowy Róg, ci si può rilassare in un altro ostello sul fiume dove sono presenti dei bungalow e un campeggio.
Nella vicina Mikaszówka si può vedere la chiesa in legno di Santa Maria Maddalena dell'inizio del secolo scorso con un campanile in legno e una chiusa di pietra sul canale Augustów.
III Tappa Jałowy Róg-Sucha Rzeczka. All'altezza della casa della guardia forestale a Jałowy Róg, finisce la forte corrente di Czarna Hańcza e nel villaggio di Rygol il fiume si unisce al sistema di canali Augustowski. Più avanti è possibile sperimentare l'emozione di attraversare le chiuse azionate manualmente (dal 2014, tutte le chiuse del canale Augustów sono disponibili per i canoisti, quindi non c'è problema con il trasporto della canoa).
La tappa termina a Sucha Rzeka sul lago Serwy, uno dei laghi più puliti della Polonia. Qui si puὸ rimanere per la notte nella base del reggimento ZHP Augustów.
IV Tappa Sucha Rzeczka-Studzieniczna - l'ultima sezione del percorso. Termina al Santuario di Nostra Signora di Studzieniczna, situato sulle rive del Lago Studzieniczne.
Il tempio, che già amministrativamente appartiene ad Augustów, è famoso per l'immagine miracolosa di Nostra Signora di Studzieniczna, che è una copia del dipinto di Jasna Góra.
Giovanni Paolo II ha pregato davanti a questa immagine il 9 giugno 1999 durante il suo settimo pellegrinaggio in patria. Il fatto viene ricordato da un monumento posto in riva al lago, raffigurante il Santo Padre con un bastone nella mano destra e un rosario nella mano sinistra. E l'iscrizione in basso riproduce la frase pronunciata allora: "Sono stato qui tante volte, ma per la prima e probabilmente l'ultima volta da Papa".
Il nome del sentiero si riferisce al messaggio di Giovanni Paolo II nei suoi Atti - Misteri dell’Affidamento. I credenti possono pregare durante le tappe del percorso, trattando il viaggio come una forma di ritiro spirituale.