Una macchina da scrivere, scarponcini logori e una borsa sportiva di stoffa grigia, due paia di sci, ma anche cotte e casule, nonché delle scarpe cardinalizie rosse, si possono vedere alla mostra “Doni Papali al Museo dell’Arcidiocesi di Cracovia – in omaggio al Santo Padre Giovanni Paolo II”.
Karol Wojtyła dopo aver completato i suoi studi di dottorato, negli anni 1952-58 abitò in via Kanonicza 19, in una minuscola stanza al primo piano, offertagli dal rev. professore Ignacy Różycki.
Oggi si può vedere com'era fatta la stanza del rev. professore Wojtyła. Sono presenti una libreria, un armadio, una scrivania e un tavolo con tre sedie.
La stanza è stata integrata con dei ricordi del professore come manoscritti, pubblicazioni dei libri, penne stilografiche, i primi sci di padre Karol (i cosiddetti “zubki” del 1954 con i famosi attacchi di tipo “kandahar”) ed anche gli sci “Head”, gli ultimi che aveva usato già da cardinale.
Nell’armadio sono appesi: un abito da professore, una tonaca da vescovo e una da cardinale. Di quel periodo si sono conservate anche la lampada da comodino e la macchina da scrivere usate dal cardinale Karol Wojtyła mentre viveva al Collegio polacco a Roma.
Dopo aver ricevuto la consacrazione episcopale nel 1958, il vescovo Wojtyła si trasferì nell’adiacente casa del Decanato al numero 21, dove visse fino alla fine del 1967. Nelle stanze restaurate tra gli anni 1997-2004, dal 2005 è stata aperta una mostra intitolata "Doni papali al Museo Arcidiocesano di Cracovia - in omaggio al Santo Padre Giovanni Paolo II".
Tra gli oltre 400 oggetti esposti, doni del Santo Padre Giovanni Paolo II al Museo, ci sono numerosi oggetti usati dal vescovo Wojtyła, tra gli altri un completo di mobili, una cassettiera ed un inginocchiatoio.
Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha visitato il Museo nel 1997, durante il Pellegrinaggio Apostolico in patria. Fece la prima colazione nella Casa del Decanato. Nella sala che fungeva da sua biblioteca, oggi viene mostrato il servizio da colazione, prodotto alla fabbrica di porcellana di Ćmielów, usato in quell’occasione da Wojtyła.