La regione Podlaskie, un “far east” di natura selvaggia e grande tradizione. Tra bisonti, chiese ortodosse e l’invenzione dell’esperanto.
Un viaggio nella regione Podlaskie rappresenta l’incontro più sincero con la natura dell’Europa nord-orientale grazie alle foreste, i fiumi e i laghi che segnano il territorio, ma è anche una meta affascinante per gli amanti della cucina tradizionale o per coloro i quali vogliono approfondire la cultura di queste terre di confine tra il fastoso passato polacco-lituano, le influenze del grande vicino russo e le vicissitudini della comunità ebraica.
- Il percorso naturale, tra boschi fiumi e bisonti.
Chi associa i bisonti solo e soltanto alle sconfinate praterie del Wyoming potrebbe restare stupito da come il maestoso bovino dei film di indiani e cow-boys è anche un simbolo della regione Podlaskie, nell’angolo più remoto della Polonia orientale. Non si tratta poi di un simbolo astratto, anzi, la regione ospita una riserva di primaria importanza per la tutela della specie, all’interno del Parco Nazionale Białowieski che copre circa 10.000 ettari di foreste visitabili a piedi, in bicicletta o persino a cavallo e dove si possono ammirare gli splendidi esemplari di bisonte in stato di libertà.
Piccola nota di colore: il legame simbolico e affettivo tra la regione e questi grandi ruminanti è tale che esistono una storica birra locale che si chiama żubr (bisonte, appunto, in polacco) e una vodka altrettanto nota, la żubrówka che si caratterizza perché in fase di distillazione viene aromatizzata con un’erba tipica delle foreste della regione Podlaskie nota come “erba del bisonte” e un filo d’erba viene tradizionalmente inserito durante l’imbottigliamento. Sia la birra che la vodka, inoltre, hanno nella propria etichetta un vistoso bisonte.
Un altro animale protetto della regione è la cicogna, che è anche un piccolo simbolo nazionale polacco, e alla quale nella regione Podlaskie è anche dedicato un percorso specifico per gli amanti del turismo naturalistico. Il maggior ritrovo della specie di tutta Europa si trova proprio qui, infatti, tra le valli dei fiumi Narew e Biebrza, fiumi che possono costituire un’attrattiva anche per gli amanti della canoa visti gli itinerari studiati per le escursioni e i paesaggi unici che si espandono lungo le rive.
- Il percorso culturale: Białystok e Augustów, tra chiese ortodosse, moschee, sinagoghe.
La varietà di stimoli culturali che la regione Podlaskie può offrire ai visitatori è vastissima, soprattutto grazie al fervore multiculturale che ha caratterizzato il capoluogo Białystok nei secoli. La città infatti ospita una splendida chiesa cattolica rinascimentale, la Cattedrale dell’Assunzione, assieme alla cattedrale ortodossa di San Nicola Taumaturgo e i resti dell’antica sinagoga data alle fiamme dai tedeschi durante la guerra e oggi monumento della diaspora. Il simbolo incarnato della vitalità multiculturale della città è Ludwik Zamenhof, l’eccentrico intellettuale di fine Ottocento a cui si deve l’invenzione della lingua artificiale esperanto.
Molto altro ancora si può scoprire in giro per la regione: il minuscolo (la popolazione stimata non supera le 200 unità) villaggio di Kruszyniany, dove vive una piccola comunità tartara di antichissimo insediamento e dove si trova una delle più antiche moschee musulmane di tutta la Polonia; la cittadina di Augustów, antico centro lituano, poi residenza nobiliare come testimoniano gli edifici neoclassici del centro e oggi sede di una importante stazione termale; Białowieża, oggi sede legale del Parco Nazionale Białowieski e storica sede del palazzo di caccia degli zar ai tempi della dominazione russa.