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Foto realizzata all'interno di un palazzo che mostra una ragazza di spalle che indossa un cappello

Tra il 1946 e il 1947 Bolesław Bierut (il primo presidente della Repubblica Popolare Polacca negli anni 1947-1952) ricevette da Stalin una di quelle proposte che non si possono rifiutare… Stalin voleva costruire in Polonia un enorme complesso metallurgico. Una prima, vera, costruita dalle basi ideale città socialista. A questo scopo dal 1949 dai villaggi e dalle cittadine circostanti Cracovia è stata realizzata Nowa Huta.

La decisione di costruire Nowa Huta nei pressi di Cracovia non fu casuale. Secondo il progetto delle autorità gli ideali della classe operaia, per la quale è stata ideata la città (oggi quartiere di Cracovia), dovevano eliminare gli elementi clericali e conservatori presenti da sempre nella mentalità degli abitanti dell’antica capitale della Polonia. La storia però verificò questi progetti, perché più di una volta Nowa Huta diventò un centro del movimento contro il potere socialista. Già negli anni ’60 avvenne uno scontro tra gli operai e le autorità comuniste sullo sfondo del conflitto riguardante il permesso di costruire una chiesa a Nowa Huta. Negli anni ’80 invece qui vi era il centro del movimento anti governativo e dell’accordo tra gli operai e l’élite intellettuale di Cracovia.
Il centro della vecchia Nowa Huta che davvero vale la pena visitare è il Plac Centralny (Piazza Centrale) del nome di Ronald Reagan (una volta, ovviamente, del nome di Iosif Stalin). La piazza è un magnifico esempio dell’architettura del tempo, simile all’estetica liberty, molto spaziosa e imponente. Da qui parte l’Aleja Róż (Viale delle Rose) che una volta meritava davvero questo nome:

All’inizio del Viale delle Rose c’è ancora il piedistallo della statua di Lenin, abbattuta nel 1989.
Proseguendo sul Viale delle Rose possiamo vedere ancora qualche “latteria” (bar mleczny), un particolare esempio di trattoria molto economica al tempo del socialismo, dove possiamo mangiare per pochissimi soldi (le “latterie” sono aperte solo di giorno e nelle stesse non viene servito dell’alcool). Ci sono ancora anche i ristoranti in puro stile socialista. Scendendo sempre giù per il Viale delle Rose arriviamo al laghetto artificiale di Nowa Huta, dove gli abitanti vanno a riposare, fano un giro con il pedalò o con delle piccole barchette.

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