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Il soffitto, replica della sinagoga del XVII secolo di Gwoździec all'interno del museo POLIN

La storia della convivenza del popolo polacco e del popolo ebraico sul territorio della Polonia è lunga oltre sette secoli. In tutto il paese troviamo molte testimonianze del patrimonio ebraico, tra cui luoghi e monumenti preziosi, sentieri, tradizioni e influenze gastronomiche.

Prima della seconda guerra mondiale, Varsavia era uno dei più grandi centri di cultura ebraica in Europa. Potete conoscere la storia degli ebrei polacchi visitando il museo dedicato (POLIN) e i numerosi memoriali dell’Olocausto presenti nella capitale polacca.

Il museo POLIN è un luogo che nasce con lo scopo di ripristinare la memoria di mille anni di storia degli ebrei polacchi. Sarete impressionati dall’architettura della sala principale: con le fattezze di un burrone, simboleggia l’attraversamento del Mar Rosso durante l’esodo verso la Terra Promessa. All’interno vedrete il soffitto a volta, replica della sinagoga del XVII secolo di Gwoździec, insieme a una mostra interattiva che vi farà conoscere le tradizioni e la cultura della comunità ebraica.

Il Monumento degli Eroi del Ghetto, situato di fronte all'edificio del museo, fu creato per onorare coloro che persero la vita nel Ghetto di Varsavia. È il punto di partenza del Sentiero della lotta e del martirio ebraico, creato per commemorare i tragici eventi che ebbero luogo in questa zona della capitale. Lungo il percorso vedrete targhe che ricordano i comandanti della rivolta del ghetto e gli attivisti. Il Sentiero si chiude con il monumento Umschlagplatz situato nel luogo da cui partivano i trasporti di ebrei verso il campo di sterminio di Treblinka. L'esistenza del ghetto di Varsavia è ricordata da targhe in ghisa poste lungo i marciapiedi che segnano i suoi vecchi confini, insieme a frammenti del muro del ghetto che vedrete nel cortile tra le vie Sienna e Złota.

Andate a visitare la sinagoga Nożyk, l'unica rimasta dei tempi dell’anteguerra e ancora attiva, e poi recatevi in via Próżna, i cui edifici sono sopravvissuti alla distruzione del ghetto. Ogni anno, tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, questa zona ospita concerti all'aperto organizzati nell'ambito del Festival della cultura ebraica contemporanea, Varsavia di Singer (Warszawa Singera).

Dal 2004, questo evento avvicina la storia millenaria dei polacchi e degli ebrei a tutti i visitatori e unisce le due culture. Ogni anno, Varsavia cambia volto per nove giorni, diventando una città in cui risuonano lingue e musiche da tutto il mondo. Durante questo periodo avrete l'opportunità di sentire la musica sinagogale, folk e klezmer. Inoltre, gli artisti polacchi e quelli provenienti dall'estero presentano pezzi che vanno dalla musica classica sino a composizioni più all'avanguardia. Il Festival Varsavia di Singer offre un'opportunità unica per osservare da vicino le ultime tendenze nelle arti visive, nel teatro, nella letteratura e nel cinema, naturalmente nel filone polacco-ebraico.

  • Festival della cultura ebraica contemporanea, Varsavia di Singer
    Festival della cultura ebraica contemporanea, Varsavia di Singer
  • Festival della cultura ebraica contemporanea, Varsavia di Singer
    Festival della cultura ebraica contemporanea, Varsavia di Singer
  • Varsavia, il museo POLIN
    Varsavia, il museo POLIN
  • Varsavia, il museo POLIN
    Varsavia, il museo POLIN
  • Cracovia, Kazimierz
    Cracovia, Kazimierz
  • Cracovia, la via Szeroka
    Cracovia, la via Szeroka
  • Cracovia, la sinagoga Tempel
    Cracovia, la sinagoga Tempel
  • La sinagoga a Tykocin
    La sinagoga a Tykocin

Un atro luogo particolarmente importante per la storia degli ebrei in Polonia è naturalmente Cracovia. Tra il centro storico e la collina del Wawel sorge l'antico quartiere ebraico Kazimierz (l'intera area, compresa la via Stradom, sono patrimonio mondiale dell'UNESCO). I turisti si recano volentieri in questa zona della città per assaggiare il cibo tradizionale kosher in uno dei tanti locali che coltiva le tradizioni ebraiche.

Nella facciata orientale della via Szeroka si sono conservati i monumenti ebraici più importanti di Cracovia: la sinagoga e il cimitero Remuh, risalente alla metà del XVI secolo. Nel cimitero, istituito nel 1551, riposano i rappresentanti più importanti della comunità ebraica: rabbini, studiosi, medici. Si possono riconoscere due tipi di lapidi: tumuli di forma trapezoidale e lapidi in forma di lastre indipendenti.

Kazimierz è pieno di ristoranti dove si possono assaggiare piatti tradizionali kosher. L'itinerario dei monumenti ebraici attraversa il quartiere. Chi vorrebbe approfondire il tema dell'Olocausto dovrebbe visitare anche la Piazza degli Eroi del Ghetto, un frammento del muro del ghetto in via Lwowska 29 e la mostra nella Fabbrica di Schindler a nel vicino quartiere Zabłocie.

Sinagoghe e altri monumenti della cultura ebraica, così come numerose gallerie, negozi di antiquariato, caffetterie e ristoranti contribuiscono sicuramente all'atmosfera affascinante e unica di questo luogo.

Inoltre, ogni estate, dal 1988 qui viene organizzato il Festival della Cultura Ebraica, famoso a livello internazionale. È uno dei più grandi eventi di questo tipo nel mondo: è un luogo d'incontro che attira un pubblico internazionale, sia ebrei, sia persone affascinate da questa cultura che vorrebbero avvicinarvisi, imparare, trarne ispirazione creativa e trovare valori comuni. Film, danza, letteratura, mostre, conferenze, incontri con autori, workshop e l'onnipresente musica sono tutti al servizio del divertimento e della comprensione reciproca.  Mostre e vernissage permettono di conoscere le opere di artisti riconosciuti (tra cui Feliks Muszyński), spettacoli teatrali mostrano la ricchezza della tradizione ebraica (per esempio "Il violinista sul tetto"), laboratori insegnano la danza tradizionale (frejlechs, horas, bulgar), concerti di musica Klezmer presentano, tra l'altro, le melodie uniche dei matrimoni tradizionali a cavallo tra il XIX e il XX secolo. I partecipanti del festival hanno anche l'opportunità unica di assaggiare la tradizionale cucina ebraica kosher.

Da Cracovia spostiamoci nella vicina città di Tarnów, sita nella stessa regione, la Małopolska. Prima della guerra, gli ebrei costituivano metà della popolazione di questa città e oggi, oltre al centro storico rinascimentale, bisogna visitare la parte rivitalizzata del quartiere ebraico. Le case conservate nelle vie Wekslarska e Żydowska sono la testimonianza della progettazione architettonica tipica dei quartieri ebraici in Polonia la compattezza degli edifici, con passaggi stretti tra le case, corridoi stretti e piccoli cortili. Intorno allo Bimah, l’unica e più importante parte rimasta dell’antica sinagoga di Tarnów, dove si leggeva la Torah e si eseguivano i riti religiosi, si svolgono oggi molti eventi che promuovono la cultura ebraica.

Dalla regione Małopolska ci rechiamo verso Lublino, il capoluogo dell’omonima regione, particolarmente importante per la storia della comunità ebraica in Polonia. La città fu abitata dagli ebrei sin dal XV secolo. Numerose sono le tracce della presenza ebraica nella città, esiste anche un itinerario dedicato; l’importanza spirituale di Lublino per gli ebrei polacchi veniva testimoniata ad esempio dalla “Chachmej Lublin Yeshiva”, presente nella città fino alla Seconda Guerra Mondiale, era reputata la migliore scuola talmudica al mondo. Uno dei più noti rappresentati della comunità ebraica polacca, Isaac Bashevis Singer: il vincitore del Premio Nobel, immortalò l’ambiente della Lublino dei tempi passati nel suo romanzo “Il mago di Lublino”.

Spostandoci più a est arriviamo a Leżajsk, una città situata nella valle del fiume San nella regione Podkarpackie (Precarpazia). Ogni anno, pellegrini provenienti principalmente da Israele e dagli Stati Uniti, accorrono all'ohel dello tzadik chassidico Elimelech, che visse qui nel XVIII secolo. La piccola cappella funeraria, meta del pellegrinaggio, si trova nel cimitero.

Alla ricerca del patrimonio ebraico, occorre fare un viaggio a Tykocin nella regione Podlaskie, dove prima della Seconda Guerra Mondiale c'era una delle più grandi comunità ebraiche. La sinagoga barocca, la seconda più grande in Polonia dopo quella di Cracovia, conserva la memoria del passato. Fu costruita su una pianta quadrata al posto della precedente sinagoga di legno, in stile barocco con elementi rinascimentali.

Difficile sottovalutare e riassumere brevemente l’importanza e l’influenza di una coesistenza secolare, come quella del popolo polacco con il popolo ebraico. Questi sono solo i luoghi più importanti del patrimonio ebraico nella Polonia. Sicuramente la cultura ebraica ha lasciato un profondo segno sia sulla cultura, sia sulla cucina di quella che è la Polonia oggi.

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