Chiunque abbia mai visitato Varsavia, sicuramente si ricorderà di questo enorme edificio al centro della città che sorge accanto alla stazione ferroviaria Warszawa Centralna. Il Palazzo della Cultura e delle Scienze (Pałac Kultury i Nauki, 1952-1955) nacque dall’idea di Joseph Stalin stesso ed fu un “dono del popolo sovietico” al popolo polacco. Questo controverso per tanti concetto fino ad oggi suscita delle proteste e talvolta giungono proposte di raderlo al suolo. Per fortuna non è mai successo, perché così Varsavia perderebbe uno dei suoi simboli: ormai, il Palazzo della Cultura e delle Scienze è diventato parte integrante del panorama della capitale polacca.
Il Palazzo della Cultura e delle Scienze fu progettato dal architetto sovietico Lev Rudniev che, per poter realizzare al meglio il “dono del suo popolo” preservando l’estetica tipicamente polacca nello stesso tempo, prima di presentare il suo progetto compiuto, visitò tante città polacche per poter osservare l’architettura storica della Polonia. Così creò il più alto edificio della Polonia (230,68 m) che stilisticamente è un ibrido dello stile art déco, del realismo socialista e del storicismo polacco. Nel 1956 fu installato sulla torre un enorme orologio che fino ad oggi è il secondo per grandezza orologio in Europa.
Oggi il Palazzo della Cultura e delle Scienze è sede di tantissime istituzioni importanti, come per esempio l’Accademia delle Scienze polacca, istituzioni scientifiche, caffé, librerie, palestre, università (Collegium Civitas) o il Teatro Drammatico (Teatr Dramatyczny). Esiste fino ad oggi la Sala Kongresowa, il posto dove si esibirono i Rolling Stones (nel 1967) o Marlene Dietrich. Si dice che per poter passare almeno una giornata intera in ognuna delle stanze del Palazzo dovremmo visitarlo per almeno 9 anni consecutivamente: le stanze sono 3288.
La sera il Palazzo viene illuminato di tanti colori, rendendolo ancora più visibile da lontano e di notte. Durante l'inverno davanti viene esposto il più grande albero di Natale a Varsavia.