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Torta al cioccolato con scritta "Alleluia"

    Come nel caso delle prelibatezze del Carnevale polacco, le pietanze tipiche pasquali sono l’esatto contrario della Quaresima e simboleggiano la chiusura definitiva del periodo di digiuno. Diversamente dalla Vigilia di Natale, la tavola pasquale ammette qualsiasi tipo di piatti: zuppe, carne, salumi, dolci elaboratissimi e, soprattutto, tantissime uova!  Questa abbondanza è proprio la caratteristica preferita dai golosoni!

    LA GIUSTA PREPARAZIONE È METÀ DELL’OPERA

    Innanzitutto, bisogna sottolineare un aspetto importantissimo: la Pasqua in cucina inizia ben prima che arrivi la festa! La preparazione di alcune pietanze parte anche dall’inizio della Settimana Santa e riguarda soprattutto alcuni dolci e le carni, arrostite e servite poi a freddo. Però, prima che si arrivi alla colazione pasquale, che di proposito si trasforma e continua come pranzo di Pasqua, un appuntamento cruciale per i polacchi arriva la mattina del Sabato Santo. Così, ancora nello spirito quaresimale, si va in chiesa alla benedizione dei cestini (święconka) pieni di decorazioni e piccoli “assaggini”. Sembra una cosa banale, ma ogni ingrediente ha un significato simbolico sia nella tradizione religiosa che quella popolare. Il pane garantisce che non manchi mai l’essenziale, il sale scaccia il male, l’uovo (colorato o decorato con varie tecniche) simboleggia la vita rinata, la carne porta ricchezza e fertilità e così via. Nel cestino di un vero polacco non mancherà il rafano (chrzan), come condimento o meglio se grattugiato a mano, il prodotto chiave sulla tavola pasquale, l’inseparabile compagno delle tante carni arrostite fatte in casa! Vi abbiamo parlato delle tradizioni pasquali in QUESTO ARTICOLO   

    LA TAVOLA PASQUALE

    Il pasto pasquale inizia però dall’onnipresente uovo, solitamente quello benedetto, preso direttamente dal cestino. È al contempo un’occasione per fare gli auguri ai cari, con cui si condivide il bel momento. Successivamente arriva la zuppa, il densissimo żurek, preparato a base di farina acida, dal gusto leggermente aspro e con l’aggiunta di rafano.

    Dopo questa pietanza portabandiera, servita in tutta la Polonia per Pasqua, arrivano i vassoi pieni di carni: prosciutti, porchette, paté di coniglio, apprezzati ancor di più se fatti interamente in casa. Il prodotto tipico tra questi è la salsiccia “bianca”, preparata con la carne cruda o velocemente scottata, chiamata in questo modo per il suo chiarissimo colore. A fine pasto, arrivano gli attesi dolci: l’elaboratissimo mazurek, la babka o la ricchissima pascha sono quelli più tipici della Pasqua polacca. Il primo viene preparato in diverse forme, ma ha due caratteristiche importantissime: è fatto a strati e decorato abbondantemente. Sulle consistenze dell’impasto (dura o morbida) e tipi di farciture (crema, marmellata) ci sono varie scuole, ma lo scopo principale del mazurek è quello decorativo!

    Il dolce pascha in realtà ha origini russe, ma ha una certa importanza sulle tavole polacche. Preparata con formaggio tipo ricotta, uova, burro e tanta frutta secca non richiede cottura, ma riposa in frigo e offre esperienze indimenticabili alle papille gustative! Il MUST sulla tavola pasquale è anche l’agnello fatto di zucchero, il simbolo cristiano che però raramente viene consumato. Beh, non c’è da meravigliarsi, con tutta la ricchezza di ingredienti e pietanze, chi ce la farebbe a mangiarsi lo zucchero?

    Certamente, con i tempi che corrono, è sempre più difficile garantire la genuinità e la propria preparazione delle pietanze pasquali. Eppure, per tante famiglie polacche rimane una regola non trascurabile per un pranzo di Pasqua degno di questo nome. Ancora una volta, come nel Carnevale, anche qui non valgono le diete, né le regole dell’alimentazione equilibrata: stavolta l’esagerazione e l’eccesso sono in voga!

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