Descrivere in poche parole la cucina della regione Wielkopolska? Impresa ardua senza ricorrere a particolarità e nomi bizzarri. “Pesci ciechi”, patate a più non posso, zuppa di sangue servita in situazioni ben precise e cornetti IGP da un quarto di chilo. Tutto ciò accompagnato dall’ambrata e frizzante birra che in questa zona vanta una tradizione millenaria. Accompagnaci nel viaggio culinario di Poznań e dintorni per scoprire come gustare al meglio la ricca e abbondante cucina locale e scoprirne le curiosità!
Wielkopolska, con il capoluogo a Poznań, è una delle regioni più grandi della Polonia e svolse un ruolo enorme nella storia della nazione polacca, essendone la vera e propria culla. È proprio qui che il primo sovrano della Polonia, duca Mieszko I, si fece battezzare nel 966 il che contribuì in maniera decisiva all’istituzione di uno Stato polacco moderno.
Wielkopolska è sempre stata una regione benestante e ordinata, con le terre ricche di materie prime. La sua economia ha raggiunto un alto livello di sviluppo il che si percepiva anche nella cucina regionale, prevalentemente borghese. Ci si consumavano grandi quantità di carne, suina e bovina, e di verdure.
Per anni, grazie alla sua collocazione geografica, è riuscita a scampare il pericolo delle invasioni estere, contrariamente alle terre del sud-est della Polonia. Nel XVIII secolo, però, si ritrovò sotto il potere prussiano. Per questo oggi nella cucina della Wielkopolska troviamo numerose pietanze ispirate alla cucina tedesca, con grande uso di patate che prevalgono nella cucina regionale. Ma la cucina della Wielkopolska (soprattutto di Poznan) è anche molto raffinata, complice lo sviluppo incredibile dell'enogastronomia polacca degli ultimi anni e la rivisitazione di antiche ricette. Infatti, a Poznan troverete tanti ristoranti di altissimo livello!
ALCUNE SPECIALITÀ
Uno dei piatti più conosciuti a base di patate – un vero fiore all’occhiello della cucina di Wielkopolska – sono le patate in camicia con gzik, una crema di formaggio fresco polacco twaróg, cipolla, erba cipollina e panna acida.
Altre specialità sono: i cosiddetti prażoki, nella forma più o meno simili ai classici pierogi, fatti di patate lesse e conditi con burro o ciccioli di carne; plindze, frittelle di patate; gnocchoni di patate ripieni di carne o frutta.
Interessante anche la zuppa dal divertente nome ślepe ryby, letteralmente “pesci ciechi”. Nonostante il nome alquanto curioso, la pietanza con il pesce c’entra poco o niente. La zuppa è fatta invece di… sì, esatto, di patate! Si chiama in questo modo perché normalmente nella sua preparazione non viene utilizzata la carne (né alcun altro tipo di grasso) e pertanto sulla sua superficie non si creano degli “occhi” di grasso, tipici per i brodi a base di carne.
Le contaminazioni provenienti dalla cucina tedesca sono percepibili anche nel grande uso di crauti (soprattutto nel piatto natalizio ciupka z grochem, fatto di crauti e piselli secchi), mentre la propensione verso l’utilizzo di verza rossa è una chiara conseguenza dei contatti con la confinante Slesia (leggi QUI per sapere di più sulla cucina della Slesia).
Tra i dolci tipici della Wielkopolska troviamo la szneka z glancem, una pagnotta di pasta lievitata, ricoperta di glassa. Il suo nome nasconde le origini tedesche, Schnecke in tedesco vuol dire „chiocciola” e infatti quella ѐ la forma del dolciume.
Però il vero re, quello che contraddistingue la città di Poznań (il capoluogo della regione Wielkopolska) e costituisce il suo biglietto da visita è Irogal świętomarciński IGP, ovvero il cornetto di San Martino. La desinenza -etto, tuttavia, può risultare fuorviante, in quanto il peso di una sola pasta ammonta a circa 150-250 grammi. Per fare un confronto, un classico cornetto italiano con ripieno ne pesa circa 50. La farcitura del cornetto di San Martino è ricchissima, comprende soprattutto semi di papavero bianco ma anche uva passa, frutta candita e quella secca. In più, è ricoperto di glassa e cosparso di noci sminuzzate. L’abbondante ripieno dovrebbe rispecchiare la ricchezza della regione.
Una volta il tipico cornetto veniva venduto e mangiato solo l’11 novembre, il giorno di San Martino. Al giorno d’oggi le pasticcerie lo preparano per l’intero anno, anche se l’11 novembre rimane sempre una grande festa durante la quale è d’obbligo mangiarne almeno uno. Ne abbiamo parlato in QUESTO ARTICOLO.
A distinguere la Wielkopolska dalle altre regioni polacche è anche la zuppa czernina, una delle più antiche zuppe polacche, piuttosto rara da altre parti del nostro Paese. Viene preparata con il sangue di oca o anatra (più raramente di coniglio o suino), frattaglie e verdure. Ha un sapore agrodolce in quanto ci si aggiunge anche lo zucchero e aceto, nonché la frutta e a volte anche del miele o le spezie. Una curiosità è che la czernina nel passato veniva servita agli ospiti indesiderati oppure ai corteggiatori sgraditi in segni di rifiuto.
Al confine tra la Wielkopolska e la Cuiavia si trova la terra Pałuki con il più antico insediamento polacco, Biskupin che risale al IV-V a.C. Pałuki si trovano sull’itinerario dei Piast, il percorso che porta da Poznań a Włocławek lungo le località più importanti per l’antica storia polacca. La base della cucina di questa zona era la farina di segale, di cui si preparavano le zuppe con l’aggiunta di latte, olio, lardo e naturalmente anche il pane. Nella cucina locale si usa volentieri anche il cavolo.
La cucina della regione Wielkopolska andrebbe gustata con l’accompagnamento della ottima birra locale di cui la città di Poznań è grande produttrice. Qui viene prodotta una delle birre polacche più famose, la Lech ma anche apprezzatissima birra artigianale Brovaria.
La tradizione birraia di Poznań può essere vissuta anche attraverso la visita presso Stary Browar, letteralmente „antico birrificio”, un ex birrificio ottocentesco allestito a un innovativo centro di arte e commercio che si trova in centro città.
Per scoprire i ristoranti consigliati con la cucina regionale LEGGI QUI. Per i consigli generali sulla cucina del posto visitate sempre il sito di Poznan.travel LINK
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