Eretto in stile gotico fu la sede rappresentativa delle confraternite di mercanti, dei patrizi benestanti e degli artigiani. Si tratta di una delle dieci costruzioni create sulla costa del Mar Baltico a partire dall'inizio del XVI secolo, e l'unico edificio superstite in condizioni pressoché originali (entro la fine del XX secolo). L'edificio fu devastato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il restauro, con parziale ricostruzione, è terminato nel 1997. La maggior parte degli arredi e delle opere d’arte sono state nascoste e portate al sicuro prima della invasione nazista. Per questo, oggi possiamo ammirarle esposte e perfettamente conservate all’interno del palazzo.

Il nome gli viene attribuito facendo espresso riferimento alla legenda di re Artù, ciò in quanto la costruzione risale al XIV secolo, trattasi quindi del periodo in cui la classe mercantile europea subiva il fascino e l’influenza delle vita di Camelot. Proprio la Corte di Artù a Danzica fu quella maggiormente conosciuta (in ambito Europeo), rispetto ad altre costruite nello stesso periodo (a Riga ed a Tallinn).

La facciata del palazzo è in stile manieristico fiammingo e fu progettata e realizzata da Abraham van den Blocke. L’interno del Palazzo è formato da un’unica grande sala gotica, peraltro completamente ristrutturata nel 1531. Le pareti vennero riccamente decorate con fregi di carattere storico e mitologico. La sala è stata coperta con una volta stellata sostenuta da quattro colonne. Nel palazzo sono custodite molte opere d’arte, tante risalenti anche al XV secolo. In particolare si possono ammirare numerosi dipinti, modelli navali, rivestimenti in legno, armature, e poi la più grande stufa rinascimentale di maioliche al mondo (alta più di 10 metri). Essa è composta di 520 piastrelle riccamente decorate e raffiguranti i ritratti dei sovrani più eminenti d’Europa. Fu realizzata nel 1545 da un mastro artigiano dell'epoca, Georg Stelzener.

Del complesso museale del Palazzo di Artù fa parte anche una casa patrizia con l’interno storico, il cosiddetto Vestibolo di Danzica (Sien Gdanska). Il suo arredamento risale al periodo a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo. Il palazzo attualmente raccoglie le collezioni che “documentano” la storia e le funzioni di tutto il complesso del palazzo. In particolare la vita pubblica ed economica della città, cioè quando si stava formando una cultura laica della borghesia di Danzica.