I pezzi raccolti nel museo provenienti dagli scavi archeologici confermano la vecchia storia della città per la quale trascorrevano diverse strade commerciali. Tranne la strada del Bug, tramite Drohiczyn passavano le strade che collegavano Novogrod con Kiev e Rus’ con Jaćwież. I pezzi più interessanti sono quelli risalenti all’alto medioevo: collane di vetro importate dalla Rus’ di Kiev, engolpion in forma della croce di bronzo, pettini fatti con le corna di cervo e di alce, dadi in argilla e braccialetti di bronzo. Drohiczyn era nel medioevo un centro conosciuto dell’arte del vasaio, il che viene confermato dai frammenti conservati delle stoviglie in argilla decorate con tacche incise. Il Museo dispone inoltre di una collezione dei piombini risalenti al XII, XIII e XIV secolo con impresi simboli vari, tra cui segni dei principi ruteni, fra l’altro di Kiev e di Černihiv. In una sala separata sono stati raccolti i pezzi che formano la collezione di etnografia: strumenti rurali e gli oggetti di uso quotidiano del XIX secolo e dei primi decenni del XX secolo. Si possono ammirare: aratro primitivo, falce, collare dei cavalli da tiro, tegami e brocche doppie, mantice, zangola, recipienti per il grano, arcolaio, mangano e perfino una lavatrice in legno. Il nuseo ospita la collezione delle sculture popolari di cui alcune sono fatte dallo scultore e poeta locale Lucjan Boruta.