Cracovia reale, studentesca, mitteleuropea, storico centro culturale, perla UNESCO e uno dei luoghi dal più ricco patrimonio storico-culturale in Polonia. Siamo nella città polacca più riconoscibile, più visitata. Considerata la capitale culturale della Polonia, effettivamente è stata la capitale amministrativa fino al XVI secolo e recentemente è stata Capitale europea della cultura gastronomica 2019. Famosa per il suo centro storico riconosciuto come patrimonio dell’umanità UNESCO già nel 1978, quindi tra i 12 primi siti UNESCO in assoluto. Una meta da non perdere che interesserà qualsiasi tipo di turista.
In questo modulo vi presenteremo sia le classiche must see che non possono mancare durante un viaggio a Cracovia, sia le attrazioni più alternative (ma non per questo meno affascinanti) . Nell’articolo racconteremo anche dei dintorni di Cracovia e di diversi itinerari turistici in zona adeguati al turismo naturalistico, culturale e quello religioso.
TOP 10 DI CRACOVIA
La Piazza del Mercato
Il primo luogo che salta all’occhio dei visitatori a Cracovia ѐ la Piazza del Mercato (Rynek Główny), vero e proprio centro storico, meta di passeggiate e del turismo più tradizionale. È la piazza medievale più grande d’Europa. Viene sovrastata dalla imponente Basilica di Santa Maria in stile gotico, caratterizzata da due torri di altezze diverse. La basilica è famosa anche per il suo quattrocentesco altare in legno, capolavoro di Veit Stoss. La Basilica di Santa Maria è un sito importante non solo come chiesa ma anche come punto panoramico, infatti da una delle sue torri si può ammirare lo splendido panorama del centro storico da 54 metri di altezza. Dalla stessa torre ogni giorno, ogni ora viene eseguito il “hejnal”, ovvero la chiamata a raccolta. Nel passato la torre più alta (82 metri) veniva impiegata come torre di guardia. Secondo la leggenda nel 1241 durante l’invasione da parte dei Tartari la sentinella cercò di suonare la tromba per avvisare i cittadini. Una freccia però le trafisse la gola interrompendo la melodia. Fino al giorno d’oggi infatti la musica viene interrotta sempre nello stesso momento. Sulla piazza si trova anche un altro edificio molto caratteristico, il Mercato dei Tessuti (in polacco Sukiennice) che risale al XVI secolo e che oggi ospita bancarelle di commercianti e artigiani, molto apprezzate da turisti e visitatori. Al piano superiore dell’edificio ha sede La galleria dell’arte polacca del XIX secolo.
Cracovia sotterranea
La Piazza del Mercato nasconde dei veri tesori anche sotto la sua superficie. Gli ampi sotterranei (visitabili come museo) costituiscono una vera e propria miniera di segreti sul passato della città e dei suoi rapporti con i più importanti centri di cultura e commercio dell’Europa medievale. Il museo ospita anche una riserva archeologica unica su scala europea che viene affiancata da un’originale esposizione multimediale.
Università Jagellonica
Letteralmente a pochi passi dalla Piazza del Mercato si trova la sede dell’Università Jagellonica, il più antico ateneo polacco fondato nel 1364. Tra gli edifici decisamente degni di nota c’è la sede storica Collegium Maius e il Collegium Novum, sede del Rettorato, un maestoso palazzo in stile neo-gotico. Negli anni 1491-1495 all'Università Jagellonica studiò il famosissimo astronomo polacco Niccolò Copernico e qualche secolo dopo Karol Wojtyła, nato nella cittadina di Wadowice a 50 km da Cracovia.
Planty
Il centro storico di Cracovia è circondato da un giardino chiamato Planty lungo 4 chilometri. Il giardino è stato ideato nel XIX secolo come parte di un progetto di sviluppo urbano con l’obiettivo di preservare il concetto di una „città giardino”, si erge al posto delle vecchie mura medievali. Con le sue 40 specie di alberi e arbusti, piccoli giardinetti e fontane costituisce un’attrazione a sé stante.
Wawel
Una delle più caratteristiche icone della città di Cracovia è il Castello di Wawel che sorge sulla riva sinistra della Vistola. Anch’esso parte del patrimonio UNESCO. È un luogo simbolico, con grande significato per i polacchi. Il Castello fu utilizzato come residenza reale e come luogo da cui i reali polacchi governarono il paese per cinque secoli, dal 1038 fino al 1596. La Cattedrale, adiacente al castello, è il santuario nazionale polacco: qui sono sepolti i reali della Polonia e alcuni illustri polacchi. Anche le incoronazione dei re avvenivano proprio nella Cattedrale di Wawel. La Cappella di Sigismondo (Kaplica Zygmuntowska), realizzata da Bartolomeo Berrecci come cappella tombale per gli ultimi dei Jagelloni e finanziata dal re Sigismondo I, è uno dei più magnifici esempi di architettura rinascimentale toscana a Cracovia e, secondo gli storici dell'arte, a nord delle Alpi in genere. Sulla collina si trova anche la Torre di Sigismondo con Zygmunt, la più grande campana della Polonia. Al di sotto del Castello si trova la Grotta del leggendario Drago di Cracovia, oggi un’attrazione turistica, soprattutto per i bambini. Al suo esterno si trova anche una statua di bronzo raffigurante il drago che sputa fuoco.
Quartiere Kazimierz
A far parte del patrimonio UNESCO cracoviano è anche il quartiere Kazimierz che tempo fa costituiva una città autonoma. Da secoli è sede di un’importante comunità ebraica. Famoso è il suo cimitero con tombe di grandi rabbini e le sinagoghe. Ma Kazimierz è anche un alternativo punto di ritrovo notturno, con musica dal vivo, numerosi piccoli locali e atmosfere un po’ underground. Negli ultimi anni il quartiere ha riscoperto inoltre la sua identità ebraica e nei pressi della storica Sinagoga troviamo diversi ristoranti kosher, locali, caffè e librerie “a tema”. Ogni anno a Kazimierz si tiene anche il Festival della cultura ebraica più radicato e riconosciuto d’Europa.
I tumuli
Cracovia è una città che preserva molte particolarità locali. Una di queste sono i tumuli presenti in vari punti della città e nei dintorni. I tumuli sono delle colline artificiali, erette dall'uomo. I due più antichi tumuli eretti a Cracovia hanno più di mille anni e sono dei misteriosi monumenti del passato, dei quali non si conosce bene il vero scopo. Di solito sono stati consacrati ad eroi mitici o nazionali. Forse originariamente erano dei luoghi di culto, forse dei sepolcri, ma comunque sono una caratteristica di Cracovia e oggi, oltre ad essere luoghi simbolici, sono anche degli ottimi punti panoramici. Sulla riva destra della Vistola, sulla collina di Krzemionek, si erge il tumulo di Krakus: il leggendario principe fondatore della città. Il tumulo è alto 16 m, alla base invece, il diametro è di più di 50 m. Probabilmente è stato eretto nel VII secolo e forse era un luogo di culti pagani. Il tumulo di Wanda, la leggendaria principessa, figlia di Krakus, è alto 14 m ed ha il diametro di 45 m. Si trova a Nowa Huta, alla confluenza del fiume Dłubnia nella Vistola. I due tumuli millenari di Krakus e Wanda hanno ispirato la costruzione dei due monumenti fatti di terra e pietra dedicati a degli eroi nazionali che lottarono per l'indipendenza della Polonia, Tadeusz Kościuszko e Józef Piłsudski. Quello di Kościuszko fu inaugurato nel 1820 e si trova sulla collina Sikornik, nella zona di Cracovia Zwierzyniec. La base di questo tumulo è di 80 m ed è alto 34 m. L'altro tumulo è diventato un vero monumento all'Indipendenza e porta il nome del maresciallo Piłsudski. Si tratta del più grande di tutti i tumuli di Cracovia: è alto 36 m! Si trova sempre nel quartiere Zwierzyniec, sulla collina Sowiniec.
Quartiere Zabłocie
Chi si allontana un po’ dal “raggio-Wawel” scopre una Cracovia meno tradizionale e più colpita dalla storia. Come a Zabłocie, storico polo produttivo e oggi panorama post-industriale nella sua massima espressione, con fabbriche dismesse trasformate in discoteche, scuole d’arte, spazi teatrali che stanno trasformando il quartiere nell’espressione più viva del fermento culturale cracoviano e non solo. Il simbolo più evidente della vivacità espressiva di Zabłocie è il MOCAK, il museo di arte contemporanea ospitato dagli storici edifici delle fabbriche di Schindler, rese immortali da Spielberg nel noto film, in cui vengono esposte le opere più interessanti degli ultimi anni. A due passi da MOCAK si trova infatti il museo della Fabbrica di Schindler.
Quartiere Nowa Huta
Un’altra zona che negli ultimi anni sta conoscendo nuova vita è l’ex-area metallurgica e quartiere operaio di Nowa Huta. Ideato di sana pianta dal 1949 su suggerimento personale di Stalin, Nowa Huta avrebbe dovuto rappresentare il prototipo di città socialista, progetto che si scontrò con la volontà dei cittadini che nel 1969 ottennero persino il permesso per la costruzione di una chiesa, caldeggiati dall’allora arcivescovo di Cracovia, un certo Karol Wojtyła. Negli anni immediatamente successivi alla caduta del socialismo, Nowa Huta ha conosciuto un periodo di degrado sociale e di diffusa disoccupazione dovute alla chiusura delle fabbriche, ma oggi con spirito originale e brillante sfrutta la sua marcata identità di quartiere socialista per attirare i visitatori curiosi di vedere quella Polonia scomparsa. Come accade da tempo nelle città della ex-Germania orientale, a Nowa Huta vengono organizzati veri e propri “communist tours” con tanto di gite in Trabant, cene negli autentici bar mleczne (un’autentica istituzione della Polonia socialista, piccoli ristoranti dai prezzi politici e dall’aspetto modesto, ma inconfondibile), serate anni ’80 (quelli polacchi, s’intende), e proiezioni di vecchi film di propaganda accompagnati da degustazioni di vodka.
Lago Zakrzówek
Non lontano dal centro storico si trova una gemma nascosta, un suggestivo lago di cava con acqua molto pulita. Il bacino d’acqua di Zakrzówek è stato istituito nel 1990 mediante il riempimento della cava di calcare qui ubicata. È un luogo perfetto per gli amanti degli sport estremi, è infatti una delle più belle zone di immersione presenti in Polonia (anche se è vietato farci un semplice bagno!). Inoltre nei pressi del bacino si trovano anche pareti rocciose denominate Rocce di Twardowski (Skałki Twardowskiego) attrezzate per l'arrampicata.
DINTORNI
Trovandosi a Cracovia è quasi d’obbligo visitare anche due importanti località che si trovano a pochi chilometri dalla città, entrambi siti UNESCO, anche se per motivi ben diversi. Si tratta naturalmente dell’ex campo di concentramento nazista Auschwitz-Birkenau e della famosa miniera di sale di Wieliczka costruita nel Duecento dove gli itinerari turistici percorrono corridoi sotterranei, grandi caverne e addirittura cappelle scolpite direttamente nel sale, come la stupefacente cappella di Santa Kinga, dove ogni scultura, altare e lampadari sono fatti di sale.
Ma la Malopolska non finisce qui, anzi è la regione più ricca dal punto di vista sia naturalistico che culturale e anche quello gastronomico.
Monti Tatra e architettura in legno
A sud della città si trova il Parco Nazionale dei Monti Tatra, le uniche montagne di carattere alpino in Polonia che incantano con le loro cime rocciose, le pittoresche valli, i laghi glaciali e la straordinaria flora.
Ai piedi dei monti Tatra è situata la pittoresca cittadina di Zakopane famosa per la sua caratteristica architettura lignea. A Zakopane, infatti, si trovano undici siti degli oltre 250 che costituiscono L’itinerario dell’Architettura in legno. Si tratta di chiese cattoliche e ortodosse, campanili, ville, musei all’aperto sparsi tra la regione Malopolska le adiacenti regioni di Santacroce, Precarpazia e Slesia. Tutti di grande valore storico, tutti in legno. Testimonianze dei tempi antichi nonché preziosissimi monumenti materiali della cultura popolare. La perfezione degli edificatori e artisti che li costruirono stupisce fino ad oggi. Otto chiese sono state apprezzate in particolar modo: si trovano sulla lista del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Ben sei di esse: Haczow, Blizne, Binarowa, Sękowa, Debno e Lipnica Murowana si trovano sul territorio della Malopolska. L’ultima, la chiesa di Lipnica Murowana, oltre a essere una delle più belle e più antiche della regione, attira anche con l’annuale concorso delle palme pasquali, una variopinta tradizione unica nel suo genere.
Un altro sito lungo l’Itinerario dell’Architettura in legno che merita una particolare attenzione è il villaggio Zalipie, il paese dipinto di fiori, dove case, chiese, ponti, staccionate, vasi dei fiori e perfino cucce dei cani vengono decorate con delle pitture floreali rendendo questo piccolo villaggio famoso in tutto il mondo.
Parco Nazionale dei Pieniny
Oltre al Parco Nazionale dei Monti Tatra un’altra destinazione che attirerà gli amanti della natura in questa zona ѐ il Parco Nazionale dei Monti Pieniny di cui una delle attrazioni principali è la discesa in zattera sul fiume Dunajec. Il percorso è lungo 15 km e scorre attraverso la valle offrendo pittoresche vedute, infatti in zattera si possono raggiungere le zone più nascoste e più interessanti del Parco Nazionale dei Pieniny.
L’itinerario dei Nidi d’Aquila
Se da Cracovia ci spostiamo invece verso nord-ovest entreremo nell’Itinerario dei Nidi d’Aquila, lungo circa 164 km e che abbraccia Il territorio compreso tra Cracovia e Czestochowa.
L'Itinerario dei Nidi d'Aquila è uno dei più suggestivi percorsi turistici in Polonia. Deve il suo nome alle rovine dei castelli e delle fortezze che venivano eretti su commissione del re Casimiro il Grande nel XIV secolo, su rocce difficilmente accessibili. Il percorso attraversa due regioni: Slesia e Malopolska. A renderlo unico è la grande varietà del terreno e un veramente ricco patrimonio naturalistico dell’Altopiano Krakowsko-Czestochowska.
I castelli dei Nidi d'Aquila sono famosi per il loro carattere romantico e la suggestiva ubicazione. Una parte di loro sono oggi soltanto delle bellissime e ben conservate rovine, altri sono degli edifici ristrutturati. Il Castello Ogrodzieniec o il Castello di Bobolice oggi pullulano di vita, come ai vecchi tempi. Vi vengono allestite mostre ed eventi storici. Oltre ai piaceri per l’anima, l'Itinerario dei Nidi d'Aquila offre molto anche al corpo, promuovendo attività sportive (escursioni a piedi, in bici, a cavallo o addirittura visite nelle grotte).
Il percorso dovrebbe tuttavia interessare non solo gli appassionati di sport all’aria aperta ma anche quelli del mondo fantasy in quanto presso il Castello di Ogrodzieniec sono state girate delle scene della famosa serie Netflix The Witcher, basata sulla saga dello scrittore polacco, Andrzej Sapkowski.
Itinerario religioso
La zona tra Cracovia e Częstochowa è anche una destinazione ideale per il turismo religioso. Alla regione Malopolska è infatti strettamente legata la vita del Papa Giovanni Paolo II, nato esattamente 100 anni fa come Karol Wojtyła nella cittadina di Wadowice a 50 km da Cracovia.
Nella città è stato istituito, oltre al Museo Casa Natale di Giovanni Paolo II, un itinerario di Karol Wojtyla, lungo 4,5 km, che conduce attraverso i 13 luoghi che dimostrano i legami di Giovanni Paolo II con la città. Parte dell’itinerario è certamente il Museo appena nominato, ma vi fanno parte anche il Museo Civico, la Basilica della Presentazione della Beata Vergine Maria, il Santuario di S. Giuseppe – Convento dei Padri Carmelitani Scalzi.
Karol Wojtyła visse a Wadowice fino a 18 anni, poi si trasferì a Cracovia dove studiò e di cui nel 1964 divenne arcivescovo. Il legame del Papa Polacco con la sua terra di origine, oltre agli aspetti, per così dire formali e religiosi, traspariva anche attraverso il grande amore per i monti Tatra.
A pochi chilometri da Wadowice si trova il santuario di Kalwaria Zebrzydowska, sito UNESCO, un luogo insolito dove la natura s’incontra perfettamente con i centri di preghiera creati dall’uomo. Con le sue 44 cappelle Kalwaria è infatti uno dei luoghi di culto più imponenti d’Europa. Una parte di queste cappelle definisce la Via Crucis, mentre le altre costituiscono i Sentieri della Madonna e i Sentieri dedicati alle Anime dei Defunti. In esse sono presenti numerosi elementi caratteristici del paesaggio e dell’architettura di Gerusalemme poiché l’architetto Paul Baudarth, che progettò gli edifici, trasse ispirazione da alcune stampe che la raffiguravano.
Una tappa imperdibile per il turismo religioso in questa zona è infine la città mariana di Częstochowa, nella regione della Slesia, con il convento simile ad una fortezza barocca che comprende la basilica gotica della SS. Croce, sovrastata da una torre rinascimentale dove è conservata la celeberrima e veneratissima icona della Madonna Nera. Negli edifici annessi sono conservati migliaia di oggetti di culto e della storia polacca che costituiscono uno straordinario museo di opere d'arte. È uno dei più importanti centri di culto nell'intero mondo cristiano, e i suoi pellegrinaggi hanno tradizioni che risalgono al trecento. Ogni anno qui giungono 4-5 milioni di persone, di cui circa 100 mila dall'estero. Solo a Lourdes e a Fatima si notano frequenze più elevate.
Patrimonio enogastronomico
La regione della Malopolska è caratterizzata anche da una particolare ricchezza culinaria. Come accennato all’inizio, Cracovia è stata Capitale europea della cultura gastronomica 2019 e la regione Malopolska è quella con più prodotti DOP e IGP in Polonia.
Il simbolo gastronomico della città di Cracovia è obwarzanek IGP: ciambella di pasta di pane cosparsa di sale oppure di semi di sesamo o di papavero.
Altrettanto simbolico è il formaggio oscypek DOP prodotto nella zona di montagna. È l’indiscusso re dei formaggi polacchi. La sua forma rammenta i capolavori dell’artigianato folkloristico: è decorato, inciso in modo fantasioso (ogni capo pastore, il cosiddetto baca, ha un suo motivo artistico personalizzato che permette di riconoscere il suo prodotto dagli altri), perfino il suo colore giallo scuro ricorda il colore degli abeti appena tagliati. Ha un sapore deciso, leggermente salato e affumicato. Viene prodotto da maggio a ottobre, quando le pecore mangiano l’erba fresca, e la lavorazione avviene rigorosamente in modo artigianale, usando il latte di pecora (anche se viene consentita l’aggiunta di un massimo di 40% di latte di mucca rossa polacca). L’affumicatura avviene con la legna di pino silvestre o di abete rosso.
Malopolska è inoltre una delle regioni polacche più attraenti dal punto di vista dell’enoturismo. EnoTarnowskie, un progetto della città di Tarnów nella regione Małopolska che si prefigge l’obiettivo di promuovere e sostenere lo sviluppo dell’enoturismo nell’area nel 2019, ha ricevuto il prestigioso Certificato di qualità che viene assegnato ogni anno dall’Ente Nazionale Polacco per il Turismo alle migliori attrazioni turistiche nel nostro Paese.