La Polonia del Nord offre un ampio ventaglio di esperienze per svariati gusti e bisogni. È una meta che interesserà chi ama il riposo (anche quello attivo) all’aria aperta, il folclore, ma anche gli appassionati di storia in quanto la regione della Pomerania, anche a causa della sua strategica ubicazione geografica fu teatro di importanti eventi storici che segnarono le sorti di tutta l’Europa.
Le particolarità del Mar Baltico
Al Nord, per ben 770 km, la Polonia viene bagnata dalle acque del Mar Baltico che, pur essendo un mare generalmente freddo, sa regalare esperienze ed emozioni piene di calore e senso di libertà. La maggior parte delle spiagge polacche sono infatti spiagge libere, spesso selvagge e isolate, dove si può passeggiare, correre o cavalcare senza alcuna limitazione. La costa del Mar Baltico è bella e variegata: le località marittime sono separate dalle spiagge da dune selvatiche o dirupi pittoreschi.
Un’imperdibile attrazione naturalistica sulla costa baltica è il Parco Nazionale Słowiński con le dune mobili dove su un territorio di alcuni chilometri quadrati si svolge uno spettacolo della natura davvero unico. In una giornata serena una leggera brezza marina sposta la sabbia granello dopo granello, mentre altre volte un forte vento solleva grosse nubi sabbiose. Così le gigantesche dune, di cui la più alta è di 40 metri, si spostano di alcuni metri l'anno, inghiottendo il bosco circostante e talvolta scoprendo invece resti di antichi boschi millenari, conservati dalla sabbia e dall’acqua salina. Le dimensioni delle distese sabbiose e la loro superficie scavata dal vento durante una giornata calda e secca le fanno sembrare un vero e proprio deserto.
La grande particolarità e alla stesso tempo la ricchezza del Mar Baltico è l’ambra. Questo straordinario tesoro detto anche “l'oro del Baltico”, nonostante venga chiamato pietra preziosa, in realtà sarebbe un tipo di resina fossile, sottoposta per milioni di anni ai processi geologici. Il Mar Baltico viene considerato il suo deposito più vasto ed esclusivo, in quanto l'ambra baltica è ricca di acido succinico che la rende ancor più preziosa. Perciò già nei tempi antichi divenne la fonte da cui attingevano i commercianti da tutto il mondo per poi rivenderla nei paesi lontani. Da qui nacque il percorso di almeno 400km chiamato la Via dell'Ambra, dove avveniva il trasporto di questo materiale prezioso. Alcuni dicono addirittura che non si trattava di una via, ma di una rete di comunicazione stradale per la quale viaggiavano i rivenditori. Il trasporto aveva come meta soprattutto i paesi del bacino Mediterraneo: Italia, Grecia ed Egitto.
Le città
La città più famosa e più importante della Polonia del Nord è sicuramente Danzica che pur avendo un suo forte carattere autonomo fa parte dell’agglomerato urbano della Tripla Città, insieme a Sopot e Gdynia, un fenomeno di unione urbana amministrativa dinamica e molto particolare. Innanzitutto, non vi è un punto centrale in cui si concentri l'area urbana, le tre città sono collocate in linea, una dietro l'altra; basta dare uno sguardo alla mappa per rendersi conto di questa particolare unione, dove le tre città, come tre sorelle diverse, mantengono la propria peculiarità e il loro carattere.
Danzica
Danzica nel corso dei secoli ha condiviso il destino di questa zona d’Europa, ha fatto parte del regno polacco, prussiano e tedesco; città della Lega Anseatica e Città Libera. Dal XV secolo venne ritenuta una delle città più ricche d’Europa, beneficiando del commercio marittimo e della politica ragionevole del suo patriziato. Nel XX secolo la storia della città è divenuta storia del mondo: il 1 settembre del 1939 avvenne il più tragico degli avvenimenti, scoppiò la Seconda Guerra Mondiale. 40 anni più tardi, nel 1980, nei cantieri navali sorse il movimento sociale “Solidarność” che avrebbe condotto, nel 1989, la Polonia ed altri Paesi centroeuropei alla liberazione dal dominio del regime comunista.
Ecco i siti e le attività da non perdere a Danzica.
Il centro storico. Uno dei suoi edifici più caratteristici è la Basilica di Santa Maria, la più grande chiesa costruita in mattone in Polonia (e la terza nel Nord Europa). La sua impressionante torre alta 80 metri offre uno spettacolare panorama dell'intera città che decisamente merita la scarpinata dei 409 scalini. Ma il centro storico di Danzica deve assolutamente essere visitato anche “dal basso”. Una passeggiata lungo i corsi principali, la via Długa e Długi Targ, dalla Porta Verde alla Porta d'Oro è d'obbligo per ogni visitatore. Da esplorare anche le viuzze secondarie e gli scorci pittoreschi, come la via Mariacka o Piwna, dove oltre alla meravigliosa architettura si trovano diversi negozietti, locali e ristoranti.
Un altro imperdibile simbolo della città di Danzica è la gru in legno, caratteristica costruzione sul fiume Motlawa, la più grande gru portuale nell’Europa del Medioevo, costruita nel 1444. Serviva allo sbarco delle merci e per il montaggio degli alberi sulle navi. Al suo interno è rimasto intatto il meccanismo: una grande ruota in legno, azionata con la forza delle gambe. I fan del gioco e della serie The Witcher noteranno sicuramente la sua somiglianza alla città immaginaria di Novigrad.
Centro Europeo Solidarność. Proprio accanto alla Vecchia Città si trovano gli storici cantieri navali di Danzica, un luogo di primo rilievo per la storia più recente della Polonia e di tutta l'Europa dell'Est. Proprio qui ebbe inizio la storia del movimento sindacale Solidarność, il quale ha avuto un ruolo fondamentale per la caduta del comunismo. Vicino allo storico Cancello n. 2 (luogo dell’uccisione da parte dell’’esercito degli operai durante le proteste del 1970 e della proclamazione da parte di Lech Wałęsa nel 1980 degli accordi con lo stato che hanno permesso la fondazione del sindacato e della fine dello sciopero) troviamo un enorme edificio ricoperto di ruggine: è il Centro Europeo di Solidarietà (Europejskie Centrum Solidarności), dove il nome del movimento Solidarność viene esteso alla propagazione dell’idea stessa di solidarietà. Questo luogo ora è stato trasformato in un moderno museo interattivo e un centro conferenze. Senza dubbio, questa è una tappa obbligatoria per chi visita Danzica ed è interessato a scoprire sia la storia recente che ha segnato l’identità nazionale, sia le sorti della Polonia e del mondo.
Museo della Seconda Guerra Mondiale.
La visita presso il Museo della Seconda Guerra Mondiale a Danzica è una lezione di storia che non va dimenticata. L’esposizione principale occupa quasi 5 metri quadri il che la rende una delle mostre storiche più grandi al mondo. È un racconto sulla tragica esperienza della seconda guerra mondiale, sulla sua genesi e le sue conseguenze, sugli eroi e soprattutto sulla gente comune. Tutto ciò rappresentato in un modo interattivo e moderno.
Westerplatte.
Penisola su cui scoppiò la Seconda Guerra Mondiale. Vi si trova un vero percorso turistico lungo il quale si può visitare quel che è rimasto dalle fortificazioni, il cimitero dei caduti, il carro armato T-34 e infine il caratteristico monumento eretto in memoria dei difensori della costa del settembre 1939.
Oliwa
Oliwa è un quartiere di Danzica, uno dei posti più affascinanti della città, sito a circa 12 km dal Centro Storico. Da visitare il Parco di Oliwa, la Cattedrale con i suoi spettacolari organi barocchi, la parte vecchia del quartiere (specialmente la via Opata Rybickiego) con le sue eleganti ville. Vicino al bosco si trova inoltre un punto di osservazione chiamato „Pachołek” da cui godersi il panorama di Danzica, Sopot e Gdynia.
La Fiera di San Domenico.
È uno dei più grandi e più importanti eventi di questo tipo in Europa che va avanti da oltre 750 anni! A partire da fine luglio, per due settimane il centro storico di Danzica si riempie di centinaia di bancarelle con lavori di artigianato, pezzi d’antiquariato, specialità culinarie e oggettistica varia. Ogni anno sono previsti inoltre giochi, concorsi, concerti, spettacoli cinematografici sotto le stelle.
Goldwasser.
L’espressione “l’oro di Danzica” può essere interpretata in diversi modi: come l’ambra, ma anche come liquore alle erbe Goldwasser, famoso simbolo di Danzica, in cui fluttuano petali di oro vero! Ottima idea per un souvenir dalle vacanze in queste zone.
Visitando Danzica consigliamo di fare un salto anche nelle sue due città-sorelle: Sopot e Gdynia.
Sopot è una stazione balneare di lusso che vanta il molo in legno più lungo d’Europa. In ben mezzo chilometro di passeggiata si può respirare l’aria salubre del mare che presenta una concentrazione di iodio addirittura doppia rispetto a quella presente in spiaggia. Il corso principale di Sopot porta il nome degli eroi di Monte Cassino ma dagli abitanti viene comunemente chiamato Monciak. È una strada pittoresca, chiusa al traffico, che attraversa il cuore della cittadina portando fino al molo.
Gdynia ha acquisito diritti di città soltanto negli anni venti del XX secolo e costituiva all’epoca la base tecnica del vicino porto appena costruito. Da allora Gdynia è nota per il suo caratteristico lungomare, lungo il quale sono ormeggiate navi monumentali cariche di storia: il cacciatorpediniere degli anni trenta “Błyskawica” (il più antico nel suo genere ancora conservato) ed il famoso veliero “Dar Pomorza”, cui si aggiungono i cimeli della flotta polacca esposti del Museo della Marina di Guerra. Gli appassionati del mondo subacqueo, invece, non possono perdersi l’acquario di Gdynia, che svela i segreti degli oceani di tutto il mondo.
Entroterra
Casciubia
Allontanarsi leggermente dalla costiera è un modo per assaporare il folclore regionale. Ci troveremo infatti nella regione etno-storica della Casciubia. In teoria anche la Tripla Città ne farebbe parte, ma la vera atmosfera e l’identità del posto si percepiscono lontano dal chiasso cittadino, in campagna, in mezzo ai boschi, laghi e fiumi. La particolarità di questa zona sono soprattutto i suoi abitanti, la minoranza casciubiana, fedelissimi alla loro cultura tradizionale e al loro dialetto, tramandati da generazione in generazione. Una cultura che si manifesta tramite la lingua usata fino al giorno d'oggi, gli abiti portati con orgoglio e rispetto, tradizioni e usanze legate alla vita quotidiana nonché all'arte praticata nelle piccole botteghe casarecce. La Casciubia è luogo perfetto per gustarsi prodotti genuini, come per esempio le dolci e succose fragole casciubiane IGP.
Con i suoi numerosi laghi la Casciubia costituisce un’ottima destinazione per gli amanti degli sport acquatici ma la zona, con i suoi campi immersi nel verde, entusiasmerà anche i giocatori di golf.
Malbork
A 60 km da Danzica si trova la città di Malbork, famosa per il castello gotico costruito nei secoli XIII-XV dall'Ordine teutonico. È il più grande castello del mondo costruito in mattoni (in generale è l'edificio in mattoni più grande mai costruito dall'essere umano). Il castello insieme al museo che si trova al suo interno nel 1997 è stato riconosciuto come Patrimonio UNESCO.
Parco Nazionale Słowiński
Oltre alle splendide città, luoghi pieni di maestosi edifici, ricchi di storia e cultura, la costa polacca stupisce anche dal punto di vista naturalistico. Per ben 770 km, la Polonia viene bagnata dalle acque del Mar Baltico che, pur essendo un mare generalmente freddo, sa regalare esperienze ed emozioni piene di calore e senso di libertà. La maggior parte delle spiagge polacche sono infatti spiagge libere, spesso selvagge e isolate, dove si può passeggiare, correre o cavalcare senza alcuna limitazione. La costa del Mar Baltico è bella e variegata: le località marittime sono separate dalle spiagge da dune selvatiche o dirupi pittoreschi.
Un’imperdibile attrazione naturalistica sulla costa baltica è il Parco Nazionale Słowiński con le dune mobili dove su un territorio di alcuni chilometri quadrati si svolge uno spettacolo della natura davvero unico. In una giornata serena una leggera brezza marina sposta la sabbia granello dopo granello, mentre altre volte un forte vento solleva grosse nubi sabbiose. Così le gigantesche dune, di cui la più alta è di 40 metri, si spostano di alcuni metri l'anno, inghiottendo il bosco circostante e talvolta scoprendo invece resti di antichi boschi millenari, conservati dalla sabbia e dall’acqua salina. Le dimensioni delle distese sabbiose e la loro superficie scavata dal vento durante una giornata calda e secca le fanno sembrare un vero e proprio deserto.