Se vi nominassimo la “Sirena combattiva” cosa vi verrebbe in mente? Oppure il drago spaventoso, i simpatici capretti, il ponte delle streghe, la fontana di Nettuno? Siamo più che sicuri che almeno una volta avete sentito nominare queste caratteristiche creature simboliche di città quali Varsavia, Cracovia, Poznan, Breslavia e Danzica.
Molte delle attrazioni turistiche sono nate proprio grazie all’appoggio di antiche leggende e racconti popolari, i quali, tramandati di generazione in generazione, sono cresciuti sempre di più, fortificando le radici e quindi di conseguenza la consapevolezza delle persone dell’esistenza di questi racconti.
Avete mai pensato di visitare le città proprio nell’ottica dei racconti e delle leggende che si aggirano intorno alle città polacche? Questa potrebbe essere un’idea interessante da tenere in considerazione per i viaggi organizzati in famiglia per le grandi città della Polonia.
Nelle nostre proposte abbiamo racchiuso 5 leggende-simboli legate alle città in cui sono presenti.
La Sirena di Varsavia
La leggenda della Sirena di Varsavia è una delle più conosciute del nostro paese.
Nuotando dal Baltico, attraverso le acque della Vistola, arrivò un giorno nella località dell’odierna Città Vecchia e, sorprendendosi dalla bellezza di questa località, decise di stabilircisi.
Il giorno in cui la Sirena decise di diventare la protettrice della città di Varsavia fu perché salvata dai pescatori del luogo da un avido compratore.
Oggigiorno, armata di scudo e spada, la si può ammirare non solo nello stemma di Varsavia, ma anche nelle vere e proprie rappresentazioni delle statue presenti nella Piazza della Città Vecchia, nelle prossimità della Vistola vicino all’uscita della metro della linea n.2 alla stazione “Centrum Nauki Kopernik”, e sul viadotto Markiewicz, poco distante dall’hotel Bristol.
Ma quella nella parte della Città Vecchia di Varsavia non è l’unica sirena che potrete scorgere: essa infatti è presente in numerosi luoghi nascosti, come ad esempio dipinta sui muri delle case, lungo le lanterne, all’interno dei mosaici monumentali o delle insegne dei negozi. Nella ricerca della sirena di Varsavia troverete numerose attrazioni, tra cui la Città Vecchia iscritta alla Lista dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO, i boulevard lungo la Vistola o il Centro della Scienza di Copernico.
Il Drago di Wawel
Il Drago del Castello Reale di Wawel è l’esatto opposto della Sirena di Varsavia. Secondo un’antica leggenda infatti, questa mostruosa creatura terrorizzava il territorio di Krak, fino al momento in cui, grazie ad un tranello, fu sconfitto dal coraggioso sarto del paese.
Andate alla ricerca delle tracce di questo incredibile racconto in quel di Cracovia, dove troverete in primis la statua del Drago mentre sputa fuoco, ma non solo, troverete il drago anche sul tumulo di Krakus, nella cattedrale del Wawel, sulla tomba del cronista, nonché educatore dei figli reali Jan Dlugosz, la quale si trova nella Chiesa di San Michele Arcangelo e Santo Stanislao.
Inoltre, occorre sottolineare che la Città Vecchia, insieme al Castello Reale di Wawel e i quartieri di Kazimierz e Stradom, sono iscritti nella Lista dei Patrimoni Mondiali UNESCO.
La vostra visita sulle orme del drago oltre a potersi rivelare divertente, specialmente per i più piccoli, visto che il drago, grazie all’installazione interna, sembrerà davvero sputare fuoco, sarà senza dubbio un’esperienza culturale piacevole per tutta la famiglia.
I capretti di Poznan
Uno dei simboli più conosciuti di Poznan sono senza dubbio i suoi capretti. In una delle finestre dell'antichissimo Municipio, precisamente nella torretta centrale, nel 1551 fu installato un orologio con due capretti. Ma come avvenne questo?
Secondo l'antica leggenda, completata l'istallazione del solo orologio, ci sarebbe dovuta essere una festa affinché l'orologio potesse essere mostrato alle autorità cittadine. Il cuoco, incaricato della preparazione delle pietanze, a causa di una distrazione, finì per bruciare la carne. Fu così che gli venne in mente di rubare due capretti per rimediare al danno creato. I capretti però pensarono bene di sfuggire al cuoco, arrampicandosi sulla torre del municipio dove cominciarono a cozzarsi davanti a tutti gli ospiti della festa. Fu così che di comune accordo, si decise di aggiungere all'orologio il meccanismo con i capretti.
Per sapere di più su questa, e su tutte le altre leggende della città vi consigliamo di seguire la "Via delle leggende polacche" pensata per i bambini: un'ottima alternativa divertente per visitare la città di Poznan. Questa via è stata pensata per bambini di età compresa tra i 6 ed i 10 anni, ma sicuramente una bella passeggiata lungo la Città Vecchia di Poznan, con le sue vie suggestive, le chiese ed i quartieri nascosti, sono luoghi d'interesse che incuriosiscono chiunque.
Il Ponte delle Penitenze
Parlando di Breslavia, è difficile poter pensare che una leggenda non sia legata ad uno degli oltre 100 ponti che sono presenti all'interno della città. Il Ponte delle Penitenze, per esempio, il quale non collega, come gli altri ponti, i confini delle 12 isole caratteristiche della città, bensì unisce la Torretta alla Cattedrale gotica di Santa Maria Maddalena, rimanendo così letteralmente sospeso ad un'altezza di ben 45 metri. Esso infatti è il ponte più alto di Breslavia e talvolta viene chiamato anche "Il ponte delle Streghe".
La leggenda legata a questo ponte ha il compito di avvertire l'essere umano di vivere una vita senza peccato. Se notate bene, infatti, su una parte del ponte, vedrete imprigionata una cittadina di Breslavia: Tekla, maledetta da suo padre per la sua ingenuità. In un'altra versione della leggenda invece, sul ponte vedrete un gruppo di giovani donne impegnate a ballare, simboleggiando che nell'arco della loro vita hanno preferito divertirsi, piuttosto che rimanere al fianco del proprio marito, condannando così la loro vita alla staticità.
Ad oggi questo ponte è uno dei luoghi più interessanti, nonché uno dei più visitati, dove potrete godere di un panorama sulla città scrutando la piazza centrale, la Torre del Municipio e la Chiesa di Santa Elisabetta... E se siete particolarmente attenti, in lontananza noterete anche il bellissimo Ostrow Tumski.
Nella vostra passeggiata verso il Ponte delle Penitenze, non dimenticatevi dei numerosi gnomi che troverete lungo il percorso.
La Fontana di Nettuno
Ma voi lo sapete da dove proviene l'ingrediente Goldwasser, ovvero l'acqua dorata di Danzica? Si tratta di un liquore realizzato con un processo di macerazione di preziose erbe aromatiche e radici, prodotto sin dai tempi anseatici.
Secondo l'antica leggenda, gli abitanti di Danzica all'epoca erano talmente ricchi da buttare noncuranti le monete d'oro all'interno della fontana. Ovviamente Nettuno, vedendo questo gesto ostile nei suoi confronti, in quanto le monete sporcavano letteralmente la sua piscina, decise di sgretolarle con il suo tridente, trasformandole così in piccoli petali dorati, i quali sono diventati l'ingrediente essenziale per la realizzazione della Vodka di Danzica.
Ecco quindi come la Fontana di Nettuno ad oggi è diventato l'inconfondibile simbolo di Danzica, un luogo da visitare per credere!
Essa è situata nel luogo più rappresentativo della città: proprio di fronte alla Corte di Artù, una delle perle più preziose di Danzica.
Oltre ai numerosi musei e attrazioni, storiche e non, durante il percorso della visita della città troverete anche tracce di Nettuno sparse in giro, non perdetevele!
Un must? Il museo dell'Ambra situato all'interno di un edificio storico molto suggestivo: l'Antico Mulino Grande.