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Il 3 maggio 1791 fu proclamata in Polonia la prima costituzione in Europa e la seconda al mondo, dopo quella americana di 4 anni prima. Questo giorno è stato istituito festa nazionale e non è un giorno lavorativo.

I principi della Costituzione del 3 maggio (Konstytucja 3 maja) hanno posto i fondamenti per l’affermazione di uno Stato moderno. Con essa venivano affermati alcuni principi fondamentali per gli sviluppi democratici dello Stato: si rifletteva sulla difesa dei diritti civili, i poteri dell’aristocrazia venivano limitati (pur mantenendo ancora il sistema feudale), gli interessi individuali venivano accantonati per dar precedenza al bene comune; inoltre, con la Carta costituzionale lo Stato venne unificato e il governo diveniva più stabile.

Di fronte alla prima spartizione della Polonia nel 1772, la Costituzione del 3 maggio ha costituito un tentativo per salvaguardare l’indipendenza dello stato e per garantire la possibilità di sviluppo politico ed economico del paese. Infatti, oltre a detenere il primato temporale ponendosi come la prima costituzione scritta in Europa, la Costituzione del 3 maggio si afferma in condizioni e modi del tutto particolari; viene proclamata dopo oltre un secolo di grave crisi dovuta a diversi fattori economici e politici, in una Repubblica “nobiliare” degenerata in una crescente anarchia, oltre ai problemi legati alla crescente tendenza espansionistica degli stati vicini. Intorno alla Carta si formò un patto di fede patriottica, espresso dal motto “il Re con il popolo, il popolo con il Re”.

La Carta costituzionale nasce dall’incontro e dalla mediazione tra la monarchia di Stanislao Augusto Poniatowski e le forze progressiste moderate e repubblicane. Hanno ricoperto ruoli importanti nella stesura Stanislaw Staszic, Hugo Kollataj e Ignacy Potocki.

Anche se la Costituzione non raggiunse gli intenti prefissati e la sua felice parentesi durò appena un anno, interrotta bruscamente dall’invasione dell’Impero Russo nel 1792, costituì un elemento fondamentale per l’identità nazionale dei polacchi e divenne un simbolo particolarmente caro all’immaginario collettivo negli anni bui in cui la Polonia fu spogliata dalla dignità di Stato. Ne è dimostrazione il fatto che dopo aver riacquistato l’indipendenza, la Costituzione polacca del 1921 si riferiva esplicitamente, nel suo preambolo, alla Costituzione del 3 maggio.

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